“Evohé” rappresenta il richiamo e l’esclamazione di giubilo, in questo caso, per la poesia. Una rubrica creata per esplorare poeti di diverse latitudini e generazioni, l’obiettivo è quello di fungere da punto d’incontro per le diverse poetiche che illuminano la marginalità, consapevoli della tradizione che precede e influisce sulla sua costruzione e sul suo rinnovamento.
a cura di Tania Pleitez Vela e Rocío Bolaños, in L’indiependente:
-Claribel Alegría: “Chi ha seminato le sbarre?”
–Balam Rodrigo: “E anche Dio era in esilio, in una migrazione senza fine”
–Marielos Olivo: «Scrivere con ‘corpo e viscere’ tra donne e maquilishuat»